Food delivery, perchè la consegna a domicilio non funziona

Se sei arrivato a questo articolo sul food delivery è sicuramente perchè stavi cercando il motivo per cui la consegna a domicilio non funziona nella tua attività (ristorante, gelateria, pizzeria, agriturismo, caffetteria, sushi restaurant, bar commerciale, cocktail bar, ecc..).

Durante questo periodo di quarantena a causa della pandemia da Coronavirus ho potuto constatare che molti imprenditori nonostante l’alta richiesta del servizio di food delivery ovvero di consegna a casa non riescono a raggiungere i risultati sperati.

Troverete in questo articolo delle piccole riflessioni che non sono però così banali come potreste pensare ad una prima lettura e che vi torneranno utili per poter migliorare il vostro business.

Vediamo in dettaglio quali sono gli errori commessi più frequentemente dagli imprenditori:

  1. utilizzo di materiale grafico e/o foto con qualità scadente
  2. non siete visibili ai vostri clienti storici e potenziali clienti
  3. orario di consegna limitato
  4. giorni di consegna limitati
  5. il cibo ordinato arriva freddo
  6. pagamento solo in contanti
  7. piatti senza glutine per celiaci
  8. inserite recapiti telefonici e/o email dove non risponde nessuno
  9. minimo d’ordine troppo alto

Guida e consigli su come guadagnare con il food delivery

Andiamo a vedere come correggere gli errori sopra elencati ed in automatico ad iniziare a guadagnare con il food delivery.

  1. Innanzitutto presentate i vostri piatti in maniera adeguata con belle foto e grafiche accattivanti, ricordate che l’occhio vuole sempre la sua parte.
  2. E’ necessario affidarsi ad un professionista che vi segua nella creazione di un piano editoriale e sponsorizzazione nei canali social (Facebook ed Instagram) delle vostre proposte, rendendole visibili ai potenziali clienti del servizio.
  3. Prima della pandemia, ad esempio, eravate aperti dalle ore 16 fino a mezzanotte. Ora se qualcuno vi ordina alle 20, rispondete che la consegna va al giorno dopo perchè è troppo tardi.
    Facendo così perderete tutti quegli ordini di impulso di chi magari è davanti a Netflix ed all’improvviso desidera mangiare e/o bere qualcosa.
    Maggiore è il relax, maggiore sarà la possibilità di ricevere ordinativi mediamente superiori rispetto ad ordini effettuati razionalmente magari con la lista scritta.
  4. Il servizio va offerto tutti i giorni e non solo nei classici 3 giorni (venerdì, sabato e domenica) per due motivi: il primo è che molti potenziali clienti vogliono usufruire del food delivery anche negli altri giorni e secondo riuscirete e recuperare gli ordini persi dovuti alla alta concorrenza nel fine settimana lungo.
  5. Il cibo va sempre consegnato con contenitori testati ed adatti a mantenere le temperature dei cibi così da non deludere l’esperienza della consegna a domicilio e quindi la soddisfazione del cliente.
  6. In un momento in cui c’è un virus in circolazione e dove è obbligatorio limitare i contatti, il non accettare il pagamento con le carte di credito ma solo i contanti è sconcertante ed inoltre molte persone, essendo a corto di liquidità, proprio grazie alle carte di credito possono togliersi uno sfizio e continuare ad acquistare e perchè no coccolarsi con un pranzo o una cena consegnata a casa dal loro locale preferito.
    Già sento le voci di alcuni di voi che dicono “non le accetto le carte perchè mi costano troppo in termini di commissioni bancarie” ed allora vi rispondo: “preferite ricevere 1000 euro di ordini e spendere 20 euro di commissioni oppure rinunciare a questa somma pagata con moneta elettronica?”
  7. La maggior parte dei locali non offre neanche un piatto senza glutine dimenticandosi di tutti i potenziali clienti celiaci.
    Esempio: una famiglia composta da 4 persone di cui una affetta da celiachia tenderà ad effettuare l’ordine da un ristorante che offre piatti per tutti i tipi di esigenze.
  8. Quando comunicate un numero telefonico o email tassativamente dovete rispondere tempestivamente a tutte le richieste che arrivano.
  9. Non pensate mai ai single, cioè fissate dei minimi d’ordine troppo alti e vi così facendo perdete una fetta di mercato alto spendente. Come? Dite che non ci state con la consegna gratuita abbassando il minimo d’ordine?
    Qualche riga più giù vi spiegherò come risolvere questo problema.

Consigli su come aumentare il fatturato e lo scontrino medio

  • Comincio nel rispondere alla domanda del 9° punto, abbassando il minimo d’ordine andrete a conquistare un segmento di clientela che non averebbe mai acquistato prima e nello stesso tempo dovete far pagare la consegna che diventa gratuita solo dopo il superamento di una certa somma che stabilirete calcolando il vostro margine a seconda anche della tipologia di prodotto venduto.
  • Nei menù o meglio nelle carte dedicate alle bevande vedo birre, bibite e vini con assortimento e formati limitati, ad esempio è bene inserire la birra da cl. 66 ma non dimentichiamoci dei formati da cl. 50 e cl. 33 oppure se inseriamo, ad esempio la Coca Cola inseriamo anche la Coca Cola Light e la Coca Cola Zero.
  • Creare dei menù degustazione in abbinamento con vini/birre.
  • Un altro modo per aumentare il fatturato ed al contempo fidelizzare il cliente è il sistema evergreen del coupon/voucher anche conosciuti come buoni con cui andremo a premiare il cliente che ci ha scelto regalandogli la consegna nel prossimo ordine o facendogli uno sconto sul totale dell’ordinazione.

Spero di esservi stato d’aiuto facendovi riflettere sulle cause dell’insuccesso del food delivery e se avete delle aggiunte da fare e desiderate una consulenza per la vostra attività.

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